Post più popolari

venerdì 23 settembre 2016

CARNI BOVINE: CHIAREZZA IN MACELLERIA

Denominazioni di vendita delle carni bovine: cosa indicare sui tagli di carne all'interno del banco frigorifero in macelleria? Occorre verificare l’età dell’animale per poter rispondere. La normativa vigente riporta quanto segue:

-         bovino adulto: bovini di età maggiore di 12 mesi (legge 4 aprile 1964, n. 171 così come modificata dalle leggi 12 dicembre 1969, n. 963, 16 febbraio 1983, n. 44 e 3 agosto 2004, n. 204);
-         vitellone: carni ottenute da bovini di età pari o superiore a otto mesi, ma inferiore a dodici mesi (ALLEGATO VII Regolamento (UE) n. 1308/2013);
-         vitello: carni ottenute da bovini di età inferiore a otto mesi  (ALLEGATO VII Regolamento (UE) n. 1308/2013);



Per garantire la veridicità dell’informazione relativa alla “categoria del bovino adulto” anche nella forma comunemente accettata dal commercio (vitellone, scottona, sorana, ecc.), è necessario assicurare quanto segue: le mezzene dei bovini di età superiore ai 12 mesi devono essere state classificate ai sensi dell’allegato IV del Regolamento (UE) n. 1308/2013. 
Infatti, per attribuire la corretta categoria del bovino adulto, ad eccezione della categoria Z, è necessario utilizzare le “Tabelle unionali di classificazione delle carcasse” così come di seguito riportate:

Dizioni comunemente accettate dal commercio e conosciute dal consumatore a livello locale (*)
Categoria della carcassa secondo la classificazione UE
vitellone
· categoria A: carcasse di animali maschi non castrati di età pari o superiore a dodici mesi ma inferiore a ventiquattro mesi
toro
· categoria B: carcasse di animali maschi non castrati di età pari o superiore a ventiquattro mesi
manzo
· categoria C: carcasse di animali maschi castrati di età pari o superiore a dodici mesi
vacca
· categoria D: carcasse di animali femmine che hanno già figliato
giovenca – scottona – sorana
· categoria E: carcasse di altri animali femmine di età pari o superiore a dodici mesi
(*) in etichetta la dizione deve essere sempre abbinata alla denominazione di vendita obbligatoria “bovino adulto”.

Informazioni facoltative: cosa si può indicare?

L’articolo 15 bis del Regolamento (CE) n.1760/2000, così come modificato dal Regolamento UE n.653/2014, prevede che le informazioni facoltative aggiunte sulle etichette della carne bovina debbano essere oggettive, verificabili dalle Autorità competenti e comprensibili per il consumatore. Tali informazioni devono essere conformi alla legislazione orizzontale in materia di etichettatura e, in particolare al Regolamento UE n.1169/2011.

Ai sensi dell’articolo 3, comma 1 del decreto ministeriale 16 gennaio “L'operatore o l'organizzazione che intende etichettare la carne bovina con informazioni facoltative desumibili direttamente o indirettamente dalla documentazione ufficiale o non riconducibili a quelle elencate al successivo punto 2, deve garantire il riscontro della veridicità delle informazioni facoltative medesime, mettendo a disposizione, secondo le indicazioni dell’Autorità competente, una banca dati dalla quale è possibile risalire ai codici di rintracciabilità riportati sulla documentazione ufficiale medesima e inserita nella Banca Dati Nazionale (BDN) dell’anagrafe bovina.”

Ciò significa che informazioni quali: età, sesso, categoria del bovino adulto (vitellone, scottona, ecc.), regione di allevamento del bovino, periodo di allevamento in Italia, ecc. non necessitano di un disciplinare per poter essere riportate in etichetta. Dette informazioni possono essere esplicitate volontariamente sulle etichette dagli operatori o dalle organizzazioni che commercializzano carni bovine in quanto direttamente o indirettamente desumibili dal passaporto del bovino medesimo o dalla BDN.

Tali informazioni devono essere comunque oggettive, verificabili da parte delle Autorità preposte ai controlli, comprensibili e non ingannevoli per il consumatore. 

E’ evidente che l’operatore o l’organizzazione che appone informazioni sulle etichette della carne bovina deve dimostrare, con soddisfazione dell’Autorità di controllo, la veridicità delle stesse.

Fonti:
  • Circolare MIPAAF Prot. 7770 del 13/04/2015;
  • REGOLAMENTO (UE) N. 1308/2013 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 17 dicembre 2013 recante organizzazione comune dei mercati dei prodotti agricoli e che abroga i regolamenti (CEE) n. 922/72, (CEE) n. 234/79, (CE) n. 1037/2001 e (CE) n. 1234/2007 del Consiglio
  • D.M. 16 gennaio 20151 recante “Nuove indicazioni e modalità applicative del Regolamento (CE) n. 1760/2000 per quanto riguarda il Titolo II relativo all'etichettatura delle carni bovine e dei prodotti a base di carni bovine a seguito delle modifiche introdotte dal Regolamento (UE) n.653/2014”
  

sabato 10 settembre 2016

IN MOTOCICLETTA A CAPO NORD: LA RENNA E LE SUE CARNI.

Fine Giugno, finalmente ci sono, finalmente forse riuscirò a realizzare il mio sogno di ragazzo, finalmente parto, parto in motocicletta per Capo Nord. Capo Nord o Nordkapp è il sogno di ogni motociclista, è una sfida, un punto di arrivo, un punto per una nuova partenza.
Capo Nord si trova ai confini del mondo, nel punto più settentrionale d’Europa, in Norvegia. Si trova ben al di sopra del Circolo Polare Artico nella terra dei lapponi.
Fin da quando ho iniziato a fantasticare e progettare questo Viaggio fra le “cose da fare” ho sempre inserito quella di mangiare la carne di renna, di osservarla allo stato brado e capirne i tanti pregi.



Questo fantastico mammifero (Rangifer tarandus), originario delle regioni artiche, fa parte della famiglia dei cervidi, sottordine ruminanti ed è un animale robusto che si nutre principalmente di muschi e licheni. 
La renna è il simbolo della Lapponia e viene tradizionalmente allevata dalle popolazioni lapponi che la utilizzano e sfruttano per il lavoro, i pellami e come fonte di cibo.








Estremamente popolare sulle tavole finlandesi, svedesi e norvegesi, la renna ha carni morbide che ben si accompagnano al vino rosso, alla birra, al purè di patate e alla salsa di mirtilli rossi. Altri contorni tipici che vengono serviti con essa sono una deliziosa crema di funghi o contorni come spinaci e patate novelle, bacche sia di mirtilli che ribes e persino formaggio di capra piccante. Stufata e con questi ultimi contorni che l’ho assaggiata nei pressi di Rovaniemi nella Lapponia finlandese. Squisita, gusto deciso, particolare e difficilmente paragonabile ad altra selvaggina.
La renna la si trova, quindi, principalmente come stufato anche se è estremamente facile trovarla affumicata o sotto forma di salumi e insaccati, questi ultimi hanno un sapore particolarmente dolce ed è semplice trovarli nel nord della Norvegia. Meno frequente la preparazione del filetto o controfiletto semplicemente arrostiti in padella, poiché la carne ha un sapore che può risultare troppo forte, soprattutto per i turisti, se non accompagnato da qualche salsa o contorno.








Il prezzo per questa carne gustosa e pregiata si aggirava (luglio 2016) intorno a 50€/kg e la carne che si trova in vendita proviene da allevamenti.
Gli allevamenti di renne sono diffusi soprattutto in Lapponia, e tutte le provvigioni dipendono dalla produzione interna di circa 5000 fattorie, solitamente gestite da piccoli gruppi familiari di quattro o cinque persone. Ogni anno, circa il 2% dei prodotti gastronomici a base di renna vengono esportati verso altri paesi. La Finlandia da sola consuma circa 2,5 milioni di chili di carne di renna all'anno, di cui un terzo direttamente ai consumatori, mentre il resto a ristoranti ed alberghi.

Mangiarla non ha deluso le mie aspettative. Vi auguro di assaporarla magari in un viaggio in questi magnifici posti: il Grande Nord, la terra dei vichinghi, la terra del sole di mezzanotte.

- Anthony Scorzelli -

Nelle tabelle che seguono ho riportato le proprietà nutrizionali della carne di renna.


Etichetta nutrizionale per 100 g di Carne di renna
Valore energetico (calorie)
127
kcal
Proteine
22,63
g
Carboidrati
0
g
zuccheri
--
g
Grassi
3,36
g
saturi
1,29
g
monoinsaturi
1,01
g
polinsaturi
0,47
g
colesterolo
83
mg
Fibra alimentare
0
g
Sodio
57
mg
Alcol
--
g

Ripartizione in percentuale delle calorie per 
macronutrienti

Nutriente
Calorie
Carboidrati
0 %
Proteine
76,1 %
Grassi
23,9 %
Alcol
0 %









Nutrienti principali
Acqua
71,45
g
Calorie 
127
kcal
Proteine
22,63
g
Grassi
3,36
g
Ceneri
1,14
g
Carboidrati
0
g
Fibre
0
g
Carboidrati
Assenti
Minerali
Calcio
17
mg
Ferro
4,69
mg
Magnesio
26
mg
Fosforo
208
mg
Potassio
295
mg
Sodio
57
mg
Zinco
4
mg
Rame
0,222
mg
Manganese
0,078
mg
Selenio
10,2
µg
Vitamine
Vitamina C (acido ascorbico)
0
mg
Tiamina (vitamina B1)
0,32
mg
22,9 % RDA
Riboflavina (vitamina B2)
0,72
mg
45 % RDA
Niacina (vitamina B3 o PP)
5,5
mg
30,6 % RDA
Acido Pantotenico (vitamina B5)
2,55
mg
42,5 % RDA
Piridossina (vitamina B6)
0,37
mg
18,5 % RDA
Folati
4
µg
Acido folico
0
µg
Folati alimentari
4
µg
Folati (DFE)
4
µg
2 % RDA
Vitamina B12
6,31
µg
315,5 % RDA
Vitamina A (RAE)
0
µg
Retinolo
0
µg
Vitamina A, IU
0
IU
Lipidi
Grassi saturi
1,29
g
C14:0 - Acido miristico
0,09
g
C16:0 - Acido palmitico
0,68
g
C18:0 - Acido stearico
0,45
g
Grassi monoinsaturi
1,01
g
C16:1 - Acido palmitoleico
0,08
g
C18:1 - Acido oleico
0,93
g
Grassi polinsaturi
0,47
g
C18:2 - Acido linoleico
0,23
g
C18:3 - Acido linolenico
0,03
g
C20:4 - Arachidonico
0,14
g
C22:5 omega 3 (DPA)
0,02
g
C22:6 omega 3 (DHA)
0,05
g
Colesterolo
83
mg
Fitosteroli
Assenti
Aminoacidi
Triptofano
0,348
g
Treonina
0,967
g
Isoleucina
1,024
g
Leucina
1,867
g
Lisina
2,049
g
Metionina
0,506
g
Cistina
0,163
g
Fenilalanina
1,006
g
Tirosina
0,742
g
Valina
1,063
g
Arginina
1,346
g
Istidina
0,896
g
Alanina
1,211
g
Acido aspartico
2,001
g
Acido glutammico
3,551
g
Glicina
0,949
g
Prolina
0,703
g
Serina
0,795
g



















































































Approfondimenti: 

Regolamento (CE) n. 510/2006 relativo alla protezione delle indicazioni geografiche e delle denominazioni d'origine dei prodotti agricoli e alimentari.

Pubblicazione di una domanda a norma dell'articolo 6, paragrafo 2, del regolamento (CE) n. 510/2006 del Consiglio, relativo alla protezione delle indicazioni geografiche e delle denominazioni d'origine dei prodotti agricoli e alimentari