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lunedì 15 febbraio 2016

Proverbi e modi di dire sul cibo.

Salve cari lettori,
in questo articolo\post ci allontaneremo leggermente da quel fantastico mondo che è la sicurezza alimentare per dare a questo blog anche un aspetto goliardico, simpatico e, quindi, farvi fare una risata o magari trovare la frase giusta da dire durante una cena con gli amici.
In questo post verranno condivisi dei modi di dire e dei proverbi sul cibo. Da campano, metà napoletano e metà cilentano, potrei scriverne decine in dialetto. Ma, spero questo post diventi il post di tutti e che voi, nei commenti, lo renderete quanto più dinamico possibile, così come un piano di autocontrollo: in continuo aggiornamento.

Partirò dai proverbi più conosciuti in modo da salvare capre e cavoli, e senza restare a bocca asciutta, cercando di non gettare troppa carne al fuoco, non piangere sul latte versato e non ingoiare il rospo…    :)


  1. Col tempo e con la paglia, maturano le nespole.
  2. Non gettare troppa carne al fuoco.
  3. La farina del diavolo va tutta in crusca.
  4. Il pane altrui sa di sale.
  5. O bere o affogare.
  6. Fare il pesce in barile.
  7. Ogni botte dà il vino che ha.
  8. Chi la vuol cotta, chi la vuol cruda.
  9. Restare a bocca asciutta.
  10. Minestra riscaldata.
  11. L’appetito vien mangiando.
  12. Ingoiare il rospo.
  13. Spuntare come funghi.
  14. Piangere sul latte versato.
  15. Meglio del vino caldo che l'acqua fresca.
  16. Una ciliegia tira l’altra.
  17. Tempo di carestia, pane di veccia.
  18. L’occhio della triglia.
  19. La fame fa uscire il lupo dal bosco.
  20. La fame è il miglior condimento.
  21. Il riso nasce nell’acqua e muore nel vino.
  22. Salvare capra e cavoli.
  23. Chi mangia solo si strozza.
  24. La donna è come la castagna, bella di fuori e dentro la magagna.
  25. Pestare l’acqua nel mortaio.
  26. Chi vuole far l’altrui mestiere, fa la zuppa nel paniere
  27. Usare il bastone e la carota.
  28. Nella botte piccola c'è il vino buono.
  29. A capa è ‘na sfoglia ‘e cepolla (la testa è come una cipolla).
  30. Ad ogni pentola il suo coperchio.
  31. Acqua cotta e panatella, cava il monaco dalla cella. 
  32. A gusto guasto è cattivo ogni pasto. 
  33. A meglia mericina: vino e campagna e purpette e cucina.
  34. ‘o munno quattro cose te fanno cunzulà: ‘a femmena, l’argiamma, lo suonno e lu magnà.
  35. L’ospite è come il pesce: dopo tre giorni puzza!
  36. Rizzi, pateddi e granci, spenni assai e nenti manci (ricci, patelle e granchi molto spendi e niente mangi).
  37. Poca uva, molto vino; poco grano, niente pane.
  38. Pollo, pizza e pani si mangiano con le mani.
  39. Chi semmena grano, nun coglie ardiche (chi semina grano non coglie ortiche).
  40. Con patate e cipolle dentro l'orto, mai di fame nessuno è morto. 
  41. Chi vuol viver sano e lesto, mangi poco e ceni presto. 
  42. Chi va a letto senza cena, tutta la notte si dimena.
  43. Chi spizzica non digiuna. 
  44. Chi tropp magna s'affoc (chi mangia troppo soffoca)
  45. Si comm a l'uogl: stai semp a 'coppa (Sei come l'olio:stai sempre in superficie . Riferendosi ad una persona che ha sempre ragione)
  46. Tene e mman pe fa e zeppole (avere le mani d'oro)
  47. Stai co core int o zuccher (hai il cuore nello zucchero. Per indicare una persona innamorata)
  48. Dicett o pappec a noc: "ramm tiemp ca ti spertos!" (disse il tarlo alla noce: "dammi il tempo che ti buco")
  49. 'E voglia a mettere o rum, chi nasce strunz non pò addeventà babbà (“Puoi mettere tutto il rum vuoi, un escremento non sarà mai un babà.” Questo proverbio ci fa capire che è impossibile cambiare le persone non affidabili, difficilmente muteranno il proprio carattere)
  50. Chi si vanta ra sul vale quant a nu fasul (La persona presuntuosa rischia di perdere la stima altrui,)


(Anthony Scorzelli)

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